Caldaia a noleggio aiuta a preservare la produzione di biogas di un digestore

Per molte aziende che si occupano del trattamento delle acque reflue, la bolletta annuale dell’elettricità è uno dei costi di esercizio maggiori. Non è un caso, quindi, che l’impegno a ridurre i consumi di energia sia notevolmente aumentato negli ultimi anni.

Il processo di digestione anaerobica è fra le soluzioni in grado di offrire una fonte alternativa di ‘carburante’ attraverso la conversione dei rifiuti organici in biogas, il quale viene utilizzato per generare energia rinnovabile. Affinché questo avvenga, tuttavia, il digestore deve raggiungere e mantenere la temperatura di 50°C che permette ai batteri di attivare la reazione.

Il mese scorso siamo stati contattati dal responsabile di un depuratore che durante il giorno aveva riscontrato un problema con uno dei suoi digestori. L’impianto non sembrava più in grado di raggiungere la temperatura necessaria a scomporre i rifiuti organici, e bisognava tamponare con una soluzione temporanea mentre venivano effettuate le riparazioni.

La nostra risposta al problema è stata immediata: una squadra tecnici è stata inviata sul sito per installare una caldaia da 500 kW e un serbatoio per il gasolio da 3000 litri.

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La macchina è stata collocata proprio accanto allo scambiatore di calore del cliente, e collegata al suo sistema di flusso e ritorno. Questa configurazione ha permesso all’acqua calda della nostra caldaia di passare e trasferire il calore al liquame senza entrare effettivamente in contatto con esso.

Entro un’ora dalla messa in funzione della caldaia, la temperatura del digestore era tornata al livello desiderato.

La familiarità di Nolo Climat con questo tipo di applicazioni è stata la ragione chiave per la quale il cliente si è rivolto a noi. La nostra esperienza si è dimostrata ancora una volta determinante per il mantenimento degli obiettivi di produzione di un’azienda.