Come funzionano i chiller e in quali applicazioni vengono utilizzati

Negli anni, Nolo Climat si è fatta conoscere e apprezzare in tutta Italia come azienda specialista nel noleggio di chiller e soluzioni di raffreddamento. La nostra flotta vanta un gran numero di unità – da modelli a bassa capacità fino a multi-megawatt – e grazie ad un’esperienza in progetti di ogni dimensione, siamo in grado di rispondere alle richieste provenienti da una vasta gamma di settori.

Ma come funziona un chiller? In effetti, le applicazioni nelle quali si possono utilizzare queste macchine sono differenti, ma si possono sintetizzare in tre tipi principali.

Climatizzazione ambientale o comfort cooling

Parliamo di comfort cooling quando l’obiettivo principale è quello di regolare la temperatura interna di uno o più locali per creare un ambiente confortevole per le persone presenti. Le applicazioni in cui ci troviamo generalmente a operare sono uffici e sale conferenze, hotel, eventi, aziende, ospedali, etc.

In questi casi, uno o più chiller vengono solitamente installati all’esterno dell’edificio e collegati tramite delle tubazioni flessibili ai fan coils che si trovano all’interno; questi ultimi si occupano dello scambio di calore acqua-aria per produrre l’aria condizionata.

Per avere un’idea più chiara del funzionamento, potete cliccare sul video sottostante e un’animazione vi mostrerà in dettaglio il processo  ⬇

Fan coil o ventilconvettori: come funzionano?

Il nome di questi dispositivi deriva da due parole inglesi: “fan” – ventilatore – e “coil” – bobina. Una caratteristica fondamentale dei fan coil è quella di poter essere utilizzati sia per raffrescare che per riscaldare un ambiente. Naturalmente, una modalità di funzionamento esclude l’altra.

Nel caso specifico del collegamento ad un chiller, l’acqua fredda viene pompata nella serpentina dello scambiatore di calore. Durante la circolazione dell’acqua refrigerata, l’unità interna aspira aria calda, che passa sulle serpentine e la sua temperatura si abbassa prima di essere reimmessa nel locale. Il calore viene poi disperso dal chiller quando l’acqua di ritorno completa il ciclo.

Quando l’esigenza è quella di riscaldare, l’acqua calda viene prodotta da una caldaia o da una pompa di calore.

I fan coils utilizzati per riscaldare un ambiente sono alimentati con acqua calda a una temperatura relativamente bassa (circa 45-50°C) rispetto a quella richiesta invece dai radiatori (circa 60-70°C), così facendo si mantiene un sufficiente livello di umidità evitando fenomeni di eccessiva secchezza.

L’utilizzo dei chiller in pompa di calore non ha solo l’innegabile vantaggio di produrre sia acqua fredda che acqua calda (climatizzazione e riscaldamento) con una sola macchina, ma conviene anche in termini di impatto ambientale e risparmio in bolletta, poiché per ogni 1KWh immesso, queste macchine ne posso creare da 3 a 5 termici, con un’efficienza che può andare quindi dal 300% al 500%.

Raffreddamento ad alta capacità per spazi di grandi dimensioni

Quando si devono raffreddare spazi di grandi dimensioni, i chiller vengono sempre installati all’esterno dell’edificio e collegati ad unità di trattamento aria che si trovano anch’esse all’esterno. Queste grandi macchine utilizzano lo stesso principio dei fan coils più piccoli: delle canalizzazioni collegano le unità all’edificio per fare in modo che l’aria fredda venga soffiata all’interno, mentre quella calda venga aspirata.

Questo è stato il caso di un’azienda chimica che ci ha contattati di recente. Il responsabile ci ha spiegato che per questioni di igiene e sicurezza tutti coloro che sono impegnati nei laboratori e lungo la linea di produzione devono indossare tuta, guanti, stivali, cuffia e maschera – queste precauzioni proteggono i dipendenti e permettono di evitare qualsiasi contaminazione ma, allo stesso tempo, possono diventare opprimenti e non salutari se la temperatura ambientale non è adeguata.

Prima dell’arrivo del caldo, l’azienda voleva mettere in servizio una soluzione di raffreddamento a lungo termine per assicurare il benessere del personale fino alla fine dell’estate. Uno specialista si è quindi recato sul sito per effettuare un sopralluogo e proporre le macchine più adatte.

Sulla base delle specifiche dei locali – grandezza, numero di persone, quantità di macchinari – si è deciso di procedere con un noleggio di chiller e condizionatori ad alta capacità. Due chiller “very low temperature” da 440 kW sono stati collegati alle unità di trattamento aria della linea di produzione, mentre una macchina da 50 kW si è occupata del raffreddamento di un laboratorio.

In altre zone nelle quali era necessaria l’immissione di grandi volumi di aria fredda abbiamo scelto di intervenire con dei condizionatori rooftop ad alta capacità, nello specifico tre HPAC 90 e due HPAC 30.

Il responsabile è stato molto soddisfatto dalla soluzione proposta; ad oggi, le macchine vengono messe in funzione nelle ore più calde della giornata, ma diventeranno operative 24 ore su 24 durante l’estate.

Utilizzo dei chiller nei processi di raffreddamento

Parliamo di processi di raffreddamento quando un prodotto, per sua natura o consistenza, non può entrare in contatto con il processo refrigerante, esempi tipici di questo tipo di applicazione sono le aziende agroalimentari, farmaceutiche o petrolchimiche.

In queste applicazioni i chiller vengono collegati a scambiatori di calore fissi o portatili all’interno dei quali vi sono due circuiti chiusi separati: in uno passa l’acqua refrigerata dal chiller, nell’altro il prodotto. Essendo separati, si eviterà qualsiasi contaminazione, ma avrà comunque luogo lo scambio termico che consentirà l’abbassamento della temperatura del liquido in questione.

Uno dei più grandi progetti nei quali ci siamo trovati a lavorare ha riguardato un birrificio di fama internazionale. A causa di una manutenzione urgente sui propri impianti di refrigerazione ad ammoniaca, era necessario un sistema di raffreddamento temporaneo per evitare che i livelli di produzione scendessero.

Se il problema non fosse stato risolto in tempi brevi, il nostro cliente avrebbe dovuto sostenere costi per centinaia di migliaia di euro, per cui era indispensabile che un tecnico fosse sul posto poco dopo aver ricevuto la richiesta per proporre una linea d’azione appropriata.

A seguito della nostra valutazione, si è deciso che 4.5 megawatt di raffreddamento sarebbero stati sufficienti per garantire una temperature di -5°C. Abbiamo quindi proposto il noleggio di sei chiller da 750 kW corredati da pompe esterne. Le macchine sono state fissate ai collettori esistenti.

Questa soluzione ha permesso di effettuare la manutenzione delle attrezzature in loco senza arrestare la produzione in nessuna fase.

Noleggio chiller con Nolo Climat

In caso di manutenzione ordinaria, di guasto ad un sistema di refrigerazione, o quando le esigenze di raffreddamento aumentano, è quasi sempre possibile collegare direttamente i nostri chiller ai sistemi dei clienti.

Contattate i nostri esperti allo 0331 556021 per valutare le vostre esigenze e organizzare un sopralluogo. Nolo Climat è leader in Italia nel noleggio chiller, operiamo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, consegnando rapidamente su tutto il territorio nazionale.